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Partita Iva, le novità introdotte dal Job Act Autonomi

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Partita Iva, le novità introdotte dal Job Act Autonomi

Partita Iva, le novità - Job Act Autonomi - Commercity Blog

Il Job Act del lavoro autonomo migliora ancora di più le agevolazioni per i titolari di partita Iva. Questo tutelerebbe ulteriormente i lavoratori autonomi da un punto di vista lavorativo, previdenziale e assistenziale

Con la Legge di Bilancio 2017 sono già state introdotte alcune novità per i titolari di partita Iva.

  • Il nuovo regime di cassa per le imprese, artigiani e commercianti, in contabilità semplificata. In questo modo, a partire dal 2017, il reddito prodotto sarà calcolato secondo quanto incassato effettivamente dai contribuenti di minore dimensione
  • La nuova imposta sul reddito dell’imprenditore (IRI), ossia una aliquota al 24% sul reddito di persone, ditte individuali, imprese, professionisti e lavoratori autonomi uguale per tutti
  • L’aliquota Inps per i lavoratori autonomi professionisti senza cassa che sono iscritti alla Gestione separata passerà dal 27,72% al 25%
  • Abolizione dell’Irap 2017 per i liberi professionisti, imprenditori senza dipendenti (o con uno solo), e studi professionali
  • Abolizione degli studi di settori per i professionisti

Lo scorso 10 maggio il Senato ha approvato il Job Act del lavoro autonomo, il quale ha comportato ulteriori novità in tema di partita Iva.

Vediamo nel dettaglio:

  • Tutela dei pagamenti. Le clausole contrattuali stabiliscono che i titolari di partita Iva vengano pagati massimo entro 30 giorni dall’emissione della fattura. I pagamenti verso professionisti, artigiani e collaboratori coordinati possono, quindi, avvenire dopo 60 giorni dallo svolgimento dei lavori
  • Deducibilità totale delle spese di formazione. I lavoratori autonomi potranno dedurre dal reddito del lavoro autonomo l’importo massimo di € 10.000 per le spese a corsi di formazione, di aggiornamento professionale, master, congressi.
  • Tutela della maternità per le lavoratrici autonome. A partire dal 2017 le lavoratrici autonome iscritte alla Gestione separata Inps non avranno l’obbligo di astensione da lavoro (percepiranno, quindi, l’indennità di maternità anche in costanza di rapporto di lavoro) e avranno diritto al congedo parentale di 6 mesi
  • Dis-Coll strutturale ed estesa a titolari di assegni e dottorandi di ricerca. L’aliquota da versare per la Gestione separata Inps sarà dello 0,51%
  • Smart working” e sportello Cpi. Per la prima volta il cosiddetto “Smart working” prevederà la stipulazione per iscritto tra datore e lavoratore, il quale dovrà percepire la stessa retribuzione dei suoi colleghi. Inoltre, i Centri per l’Impiego disporranno di uno sportello per la ricerca di lavoro dedicato ai lavoratori autonomi
  • Prestazioni degli enti di previdenza privati. Gli enti di previdenza privati potranno erogare ai lavoratori titolari di partita Iva iscritti maggiori prestazioni

 

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